Catapano Giuseppe: Roma, Marino vara la nuova giunta. Primo sgambetto da Sel

IGNAZIO MARINO

IGNAZIO MARINO

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha completato la nuova giunta capitolina, in cui sono entrati Marco Causi (vicesindaco con delega al Bilancio), Marco Rossi Doria (assessore a Scuola e

Periferie), Stefano Esposito (Trasporti) e Luigina Di Liegro (Turismo). Causi ed Esposito non lasceranno le loro poltrone da parlamentari ma rinunceranno agli stipendi che spetterebbero loro in Campidoglio. Nata a Gaeta e trasferitasi da piccola con la famiglia negli Usa, Di Liegro e’ nipote di don Luigi, fondatore della Caritas diocesana a Roma, ed e’ stata gia’ assessore alle Politiche della sicurezza del Lazio. Piemontese, parlamentare dal 2008, Esposito e’ noto per le sue posizioni ‘pro Tav’, che in passato gli hanno procurato minacce dal movimento antagonista: il senatore dem e’ anche membro della commissione antimafia e, a seguito dell’inchiesta su Mafia Capitale, commissario del partito nel territorio di Ostia.
Marco Rossi Doria, ex sottosegretario all’Istruzione nei governi Monti e Letta, rimpiazza Paolo Masini.
“Matteo Renzi – ha premesso Marino presentando i nuovi assessori – ha ragione nell’affermare che l’amministrazione di una citta’ vada valutata per cio’ che ha fatto e per cio’ che fa. Quando mi sono insediato, anche se non credevo che avrei trovato una situazione di rigore e legalita’, non immaginavo di trovare le casse vuote, un disavanzo di quasi un miliardo di euro e la criminalita’ organizzata: mancavano solo le mine antiuomo. Non ho mai percepito un pressing per le mie dimissioni – ha proseguito il primo cittadino della capitale – mi sento solido e sento la solidita’ del governo”.
Il sindaco ha poi illustrato il suo “programma di mid-term”, perche’ dopo “due anni per cambiare il modo di governare la citta’, abbiamo tre anni per cambiare la citta’”: le priorita’ sono decoro, mobilita’, trasporti, casa e trasformazione urbana, oltre a Giubileo e Olimpiadi. Sulla pulizia della citta’, Marino ha annunciato l’assunzione di 300 operatori ecologici in piu’, la sostituzione di 60mila cassonetti, una gara sperimentale per lo spazzamento e l’integrazione degli impianti di Ama e Acea per lo smaltimento dei rifiuti. Altro fronte caldo e’ quello dei trasporti, per il quale e’ stato assicurato l’arrivo delle prime 500 auto elettriche del car sharing entro il 2015, per un totale di 2500 entro il 2016; la riapertura entro Pasqua della stazione di Vigna Clara e l’apertura della stazione della Metro C di San Giovanni entro la fine dell’anno prossimo, oltre ai 20 km di piste ciclabili del Grab (Grande raccordo anulare delle bici).
Mentre Marino prova a mantenersi a galla, Sel comincia a mettersi di traverso non partecipando al voto sull’ordine dei lavori dell’Assemblea capitolina, e facendo così cadere il numero legale. Una seduta importante perché comincia l’esame dell’assestamento di Bilancio. Subito dopo l’apertura della seduta, però, consiglieri di Sel escono dall’aula e il numero legale viene a mancare. È il primo segnale di reazione del partito dopo l’estromissione annunciata dalla nuova Giunta, che fa mancare al sindaco la maggioranza al provvedimento che finanzia tutte le misure necessarie alla ripresa necessaria alla città.

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