Catapano Giuseppe informa: Firmato l’Accordo per il Credito 2015

È stata firmata l’intesa sull’Accordo per il Credito 2015 tra l’Associazione Bancaria Italiana e le associazioni d’impresa maggiormente rappresentative.
L’Accordo consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.

Dal 2009 le Pmi hanno potuto sospendere il pagamento della quota capitale di oltre 415 mila finanziamenti, ottenendo liquidità aggiuntiva per circa 24 miliardi di euro.

L’Accordo per il Credito 2015, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2017, prevede tre iniziative:

  • Imprese in ripresa
  • Imprese in sviluppo
  • Imprese e Pubblica Amministrazione.

IMPRESE IN RIPRESA

Prevede la possibilità per tutte le Pmi di:

  • sospendere la quota capitale delle rate di mutui e leasing, anche agevolati o perfezionati con cambiali;
  • allungare il piano di ammortamento dei mutui e le scadenze del credito a breve termine e del credito agrario.

Risultano pertanto confermate le misure di sospensione e allungamento dei mutui bancari previste dai precedenti accordi.

Le operazioni di sospensione potranno avvenire con le seguenti modalità:

  • sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio-lungo termine dei mutui PMI, anche se agevolati o perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie;
  • sospensione per 12 mesi oppure per sei mesi del pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing rispettivamente “immobiliare” ovvero “mobiliare”.

Le operazioni di  allungamento dei finanziamenti alle imprese (tale misura non è prevista per le operazioni in leasing) potranno riguardare la durata dei mutui (allungamento pari al 100% della durata fino ad un massimo di 3 anni per i mutui chirografari e 4 per gli ipotecari), le scadenze del creduto a breve termine (270 giorni) e quelle del credito agrario (fino a 120 giorni).

IMPRESE IN SVILUPPO

L’accordo prevede che le banche aderenti costituiscano dei plafond individuali – con un obiettivo di dotazione complessiva pari a 10 miliardi di euro – destinati al finanziamento dei progetti imprenditoriali delle Pmi.
La nuova misura si estende anche al finanziamento dell’incremento del capitale circolante necessario a rendere operativi investimenti realizzati o in corso, come anche della capacità operativa necessaria a far fronte a nuovi ordinativi.

IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Riprende lo schema precedente per lo smobilizzo dei crediti delle imprese verso la Pa, aggiornandone i contenuti alle recenti disposizioni legislative.

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