Catapano Giuseppe osserva: Hollande:sostegno a Roma per una soluzione Onu in Libia. Renzi alle opposizioni: meno ostruzionismo, meno decreti

Prima il vertice bilaterale a Parigi con il presidente francese François Hollande, al termine del quale il numero uno dell’Eliseo ha chiarito che “abbiamo, io e Matteo Renzi, confermato la necessità del rispetto del cessate il fuoco in Ucraina, senza deroghe e senza ritardi” e ha ribadito come la Francia sostenga “tutti gli sforzi dell’Italia affinché al livello più elevato, vale a dire l’Onu, si possa trovare soluzione al caos e quindi al terrorismo in Libia, ha detto Hollande nel corso della conferenza stampa congiunta con Renzi all’Eliseo. Poi le parole del premier italiano sulla situazione interna, sulle riforme e sulla polemica con il leader della Fiom, Maurizio Landini, che lo ha accusato di rappresentare un pericolo per la democrazia perché non eletto dai cittadini: “Ricordo che l’italia è una repubblica parlamentare”, ha sottolineato Renzi. “E’ il parlamento a dare la fiducia al governo, come previsto dalla carta costituzionale. Proprio Landini nel dibattito sulla riforma costituzionale ha fatto molto per evitare che diventasse qualcosa di diverso. Renzi ha risposto anche a quanti gli rinfacciano di fare un uso troppo spregiudicato dei decreti legge. “Saremo in grado di fare meno decreti se le opposizioni faranno meno atti di ostruzionismo”, ha spiegato. “Se le opposizoni in tutti i passaggi della vita parlamentare scelgono la strada dell’ostruzionismo, esercitano certamente un loro diritto. Ma lo strumento naturale diventa fatalmente il decreto legge. “Le modalità con cui si fanno le leggi in Italia sono disciplinate dalla Costituzione. Facciamo decreti legge quando ci sono le caratteristiche di necessità e urgenza. Se le opposizioni fanno ostruzionismo una volta è comprensibile, due volte è comprensibile, tre volte è un pò meno comprensibile”, ha aggiunto il premier. Che comunque ha tagliato corto sulle riforme: “Le polemiche sono rispettabili, ma al di là delle polemiche dei sindacati della sinistra radicale, della Lega, di Grillo, di Fi, noi con serenità, tranquillità e il sorriso sulle labbra abbiamo il compito di portare l’Italia nel futuro e non ci fermeranno né le polemiche né gli slogan ideologici”.

Il vertice italo-francese: Hollande, rafforzare Triton

Sulla questione libica, Hollande ha sostenuto che serve un “accordo politico tra le diverse fazioni”, ha detto ancora Hollande. “Sono i gruppi terroristici a fare questo traffico” di esseri umani “che comporta un aiuto ai terroristi. Abbiamo chiesto all’Europa di rafforzare Triton”, ha detto il presidente francese. Renzi ha commentato: “E’ molto importante che oggi dal colloquio con Hollande sia emerso che la Libia non è solo un tema italiano ma di tutta l’Europa: il Mediterraneo non può essre periferia o cimitero del nostro continente, ma ne è il cuore. La priorità della Libia va evidenziata e sottolineata con forza”.
Il presidente del Consiglio italiano, accompagnato da molti dei suoi ministri, è stato accolto dal presidente francese con cui ha scambiato un abbraccio. Bilaterale per i due leader, mentre i ministri della delegazione incontrano i loro omologhi francesi. Al centro dell’agenda, oltre ai temi internazionali – dall’Ucraina, alla Libia e alle partire europea – anche, tra l’altro, la firma di un protocollo per la tav Torino-Lione. Tra gli altri accordi, oltre a quello integrativo sulla Torino-Lione, anche un’intesa Asi (Agenzia spaziale italiana) e una sull’Enea. Renzi, arrivato a Parigi in leggero ritardo, è accompagnato da gran parte del suo governo. Con lui i ministri dell’Interno Alfano, dell’Economia Padoan, delle Riforme Boschi, dello Sviluppo economico Guidi, dei trasporti Lupi, della Pa Madia, dell’istruzione Giannini oltre al sottosegretario all’Ue Gozi. Tra gli accordi prevista la sigla, da parte di Renzi e Hollande, dell’intesa per la Torino-Lione (con la società che dalla fase progettuale passerà a quella della realizzazione dell’opera), oltre ad una serie di altri protocolli sullo spazio, la disciplina delle acque territoriali, la tutela marina.

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